Patenti e immatricolazioni veicoli nei rapporti Italia – Svizzera

da | Ott 26, 2024 | Giustizia e Riforme

L’accordo tra Italia e Svizzera del 13 maggio 2021

In materia vige l’accordo tra Italia e Svizzera per il riconoscimento reciproco in materia di patenti di guida risalente al 13 maggio 2021. Lo stesso Consolato Italiano a Zurigo chiarisce sulla propria pagina ufficiale nella sezione dei servizi per il cittadino italiano, che la patente di guida svizzera, per effetto di tale accordo, è valida in alcuni casi ai fini della circolazione in Italia senza limitazioni temporali.

La disciplina legislativa nazionale sull’obbligo di variazione di targa

Più dettagliata – anche per i ripetuti interventi in materia – risulta, invece, la disciplina legislativa dell’ordinamento italiano circa il divieto dei veicoli stranieri nel Paese. L’articolo 132 del codice della strada dispone che gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero (per i quali si sia già adempiuto alle relative formalità) sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno. In caso di infrazione della regola esposta si arriva all’interdizione all’accesso sul territorio nazionale. 

Particolare attenzione merita senza dubbio l’intervento del decreto-legge del 4 ottobre 2018, n. 113, conosciuto come decreto sicurezza. Con la riforma erano state ulteriormente rafforzate le norme sull’uso di veicoli stranieri in Italia. Si era arrivati a vietare per chi acquisiva la residenza in Italia (o era già effettivamente residente) di circolare con un veicolo immatricolato con targa estera per più di 60 giorni. 

La questione è stata legislativamente e più recentemente modificata dalla legge n. 238 del 2021 con l’istituzione dell’articolo 93-bis nel Codice della strada. Secondo la disciplina più recente, gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero di proprietà di persona che abbia acquisito residenza anagrafica in Italia sono ammessi a circolare sul territorio nazionale a condizione che entro 90 giorni dall’acquisizione della residenza siano immatricolati secondo le disposizioni del codice della strada. In definitiva, sono state allungate da 60 a 90 giorni le tempistiche di immatricolazione italiana per i nuovi residenti. 

Diverso trattamento è stato riservato ai conducenti non intestatari, ossia ai casi di noleggio, o in leasing e comodato. In questo ultimo caso, se il conducente avente residenza anagrafica in Italia non coincide con l’intestatario del veicolo, sussiste l’obbligo di custodia di un documento, sottoscritto con data certa dall’intestatario, dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo. 

L’obbligo di registro REVE

Si ricorda che in ogni caso gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi devono essere iscritti al Registro dei veicoli esteri, denominato REVE. L’esonero dalla disciplina di legge riguarda unicamente i cittadini residenti nel comune di Campione d’Italia, il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero, il personale delle forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari.

La stessa Confederazione elvetica impone a chi acquisisce il domicilio in Italia di restituire le targhe di controllo e la licenza di circolazione presso l’Ufficio di circolazione competente per il luogo di domicilio in Svizzera. Sussiste anche la possibilità di consegnare la targa e la licenza alla relativa rappresentanza svizzera competente per il nuovo luogo di residenza all’estero.

Limiti temporali della validità della patente italiana in Svizzera

Si precisa che per effetto dell’articolo 3 del sopra menzionato accordo del 13 maggio 2021 la patente di guida italiana è valida anche nel territorio svizzero. Non sono previste limitazioni temporali se il titolare non è residente in Svizzera. Nel caso in cui, invece, il cittadino italiano decida di acquisire la residenza in Svizzera, la patente di guida italiana sarà valida per un anno dalla data di tale variazione. Se il titolare è dimorante settimanale in Svizzera e mantiene la residenza in Italia dove rientra per almeno due volte al mese, non sussistono limitazioni temporali di validità della patente di guida italiana. In questo ultimo caso, tuttavia, sugli stessi dimoranti incombe l’obbligo di presentazione ai competenti organi di controllo di un certificato di residenza del comune italiano o di un attestato di dimora settimanale in Svizzera rilasciato dalle autorità cantonali.

L’Importazione di un’auto in Svizzera per il nuovo residente

Veniamo, infine, al caso del cittadino italiano che varia la residenza dall’Italia alla Svizzera. Occorre a questo proposito distinguere se l’auto è stata acquistata da più di 6 mesi dal trasferimento o se è stata acquistata da meno di 6 mesi dal trasferimento. Nel primo caso è possibile importare il veicolo compilando il modulo di richiesta 18.44 che coincide con il documento da compilare per i beni da traslocare. Non saranno neppure dovute tasse. Nel secondo caso, invece, – essendo il veicolo considerato come nuovo – non occorre sdoganarlo come masserizia di trasloco e saranno dovuti i dazi all’importazione e le tasse. Sia nel primo che nel secondo caso si ha a disposizione un periodo di 12 mesi per l’immatricolazione.

(A cura di Samuele Valente e dell’avv. Luca Perini)