COMUNICATO STAMPA I liberali del Liberal Forum considerano con grande favore il processo finalmente di concreta realizzazione di una lista di scopo per le elezioni europee 2024 all’insegna degli Stati Uniti d’Europa, e sostengono con convinzione gli sforzi dei partiti e movimenti che già si sono schierati in questa prospettiva, superando difficoltà e incomprensioni che non corrispondevano alle attese di un elettorato italiano liberaldemocratico ed europeista, elettorato che ha rischiato di essere non rappresentato proprio nel Parlamento Europeo che sarà chiamato a scelte decisive. Il Liberal Forum si è costituito nel 2022 per dare una risposta liberale ad un quadro politico nazionale e geopolitico internazionale che suscitava grandi preoccupazioni per la persistenza di tentazioni sovraniste e populiste che anche nelle elezioni del giugno 2024 tenteranno di rovesciare le prospettive federaliste e riportare indietro l’orologio di una storia unitaria. La battaglia elettorale sarà decisiva in questo senso e va vinta nell’ottica einaudiana del superamento degli Stati nazionali, da lui giovanissimo teorizzato fin dal 1897,non trascurando anche le più piccole energie per evitare un pericolo che potrebbe essere mortale, in un quadro che già segna due guerre alle porte d’Europa. Battersi per gli Stati Uniti d’Europa significa segnalare ad un’ opinione pubblica stanca e sfiduciata che esistono problemi che vanno ben al di là del piccolo cabotaggio della politica italiana, distratta da problemi, rivalità personali, corse al voto segnate da ragioni egoistiche minori. La posta in palio è decisiva. I Paesi che hanno inseguito il facile populismo devono fare i conti con priorità che solo la dimensione europea può affrontare con efficacia. Si guardi alla Polonia, con una guerra ai confini propri e dell’Europa, che ha abbandonato le sirene nazionaliste vedendo da vicino i rischi che questo comportava. Dunque, nel prossimo Parlamento Europeo saranno soprattutto partiti e movimenti con chiara visione delle soluzioni alla gravità dei problemi che potranno portare avanti con forza un ruolo continentale e l’antica vocazione liberale al federalismo sarà in questo senso decisiva. Il Liberal Forum – in un’ottica di unità dei tanti movimenti liberali sparsi nel Paese – guarda anche oltre le elezioni di giugno e pensa che un buon esito della lista oggi in costituzione potrà essere la premessa per la formazione di una nuova forza politica che superi il falso bipolarismo consolidatosi in questi anni, con un centrosinistra che sembra aver persola sua bussola riformista per inseguire pateticamente il trasformismo a 5 stelle, e un centrodestra a guida sovranista con incerte e discutibili alleanze europee, che ha piegato le velleità centriste di chi continua contraddittoriamente a farne parte: falso bipolarismo che si risolve in un populismo demagogico dagli accenti più o meno accentuati. Per l’imminente campagna elettorale, Liberal Forum mette a disposizione della lista Stati Uniti d’Europa il bagaglio di un grande lavoro svolto in questi due anni sui contenuti di un autentico programma culturale liberale (economia, giustizia, Europa, lavoro, energia, ambiente e sviluppo sostenibile), nonché gli uomini, le donne, i giovani, tra i quali fin dalla prima ora Graham Watson, che hanno collaborato a dare ruolo e rilievo ad una politica fatta di idee e di principi di cui il Paese, tra tanta confusione, ha fortemente bisogno.